gdc § home→ articoli→ cultura del benessere1.1

Cultura del Benessere

come antiaging e prevenzione delle malattie

Gustav Klimt, Medizin (Medicina) (), dettaglio del volto di Hygieia, dea greca della salute, (Facoltà di Medicina dell’Università di Vienna, distrutto nel ).

Le trasformazioni che hanno caratterizzato la nostra società a partire dalla metà del secolo scorso, hanno fatto emergere nuovi valori legati alla cura dell’aspetto esteriore ed alla ricerca di modelli socialmente gradevoli. Questo perché si è affermato uno stile di vita frenetico sempre piú veloce, per il quale il tempo è diventato un bene estremamente prezioso. Il tempo infatti si è a mano a mano ristretto, scandendo con ritmo sempre piú serrato non solo lo svolgersi della vita, le occupazioni e gli interessi di ciascuno, ma soprattutto le relazioni tra le persone.

Proprio questa frenesia e la conseguente mancanza di tempo, hanno finito per annullare le opportunità di approfondire la conoscenza tra gli individui, sostituendola con i valori nati dall’esigenza di affidare alla propria immagine, intesa come modo di presentarsi, di vestire, di parlare, di gestire, il compito di creare la migliore impressione su gli altri e questo, molto spesso, andando oltre il reale valore di ciascuno, meritando perciò, su di un piano etico, un giudizio spesso negativo.

Tali trasformazioni hanno avuto tuttavia il merito di aver avviato nuove abitudini che, nel tempo, si sono rivelate estremamente positive.

Il miglioramento e la cura dell’aspetto fisico, oppure l’eliminazione di un inestetismo, oppure l’impegno per prevenirlo, sono diventati, infatti, non solo occasione di riequilibrio psicologico, ma anche accettazione di uno stile di vita piú sano, di abbandono di abitudini nocive e quindi soprattutto di salvaguardia del funzionamento e dell’integrità del proprio organismo.

In parole piú semplici, cercare di essere belli fuori per piacere di piú, a sé o agli altri, ha permesso spesso, anche senza saperlo o rendersene conto, di mantenersi sani dentro e di prevenire in questo modo le malattie del nostro tempo.

Cogliere gli aspetti positivi presenti in tale atteggiamento della società moderna partendo, in maniera del tutto innovativa e rivoluzionaria ma per questo non meno seria e motivata, proprio dalla giusta attenzione nei confronti delle esigenze legate all’aspetto esteriore e a tutto quanto è ad esso collegato, significa quindi riconoscere alla nuova cultura del benessere un ruolo importantissimo nella prevenzione delle malattie.

La sfida del prossimo futuro sarà quella di estendere i vantaggi di questa trasformazione ad un numero sempre maggiore di persone, con gli innegabili benefici, non solo sul piano umano, che ciò potrà comportare. Il mio impegno nasce quindi dall’intento di raccogliere questa sfida e di promuovere, sperimentare, valorizzare e far conoscere tutto quello che la scienza medica è e sarà in grado di proporre nel campo del benessere.


Torna in alto