Conclusioni
perché rivolgersi alla colonidroterapia amicit
Per quanto riguarda infine la colonidroterapia AMICIT cosí ribattezzata, come avete letto in precedenza, per distinguerla da altri metodi, ci tengo a ribadire che si tratta di un atto medico a tutti gli effetti per le competenze culturali e le modalità di esecuzione che la rende insostituibile soprattutto nel caso di stipsi o disbiosi. E qui mi permetto di fare un velato rimprovero ai colleghi gastroenterologi, spesso critici nei confronti di tale trattamento probabilmente perché non lo conoscono a fondo o lo identificano ancora come il clisterone fatto da persone non qualificate magari nel sottoscala dell’erboristeria, rinunciando cosí alla disponibilità ed all’utilizzo di uno strumento terapeutico in piú.
Ma al di là delle mie valutazioni e delle indicazioni puramente tecniche, sulle quali rimando all’apposito video recentemente realizzato, l’aspetto piú interessante di tale metodica è la sua utilità come strumento di prevenzione non solo nel senso squisitamente legato alle patologie del colon, ma in maniera piú generale a quelle dell’intero organismo. Come ho già ricordato nell’articolo sulla cultura del benessere, le persone si rivolgono oggi al medico piú facilmente per eliminare un problema estetico o una condizione di malessere, piuttosto che per curare una vera e propria malattia. La stessa cosa succede anche nel caso della colonidroterapia. Chi ad esempio ha sintomi modesti, come la sensazione di ventre gonfio, digerisce male o deve fare i conti con un intestino pigro e pensa di risolvere il proprio problema con la colonidroterapia perché ne ha letto su internet o l’ha saputo da un’amica, interpellando il medico specialista che se ne occupa, in realtà fa un’utile ed insostituibile opera di prevenzione generale.
Il medico specialista prima di eseguire la colonidroterapia si fa portare infatti gli esami di laboratorio e quelli strumentali. Successivamente al trattamento fornisce utili consigli comportamentali, prescrive le diete e gli integratori piú adatti, oppure suggerisce ulteriori esami, insomma fa un approfondito check-up che, senza l’occasione della colonidroterapia, non sarebbe mai stato fatto sostituendosi cosí al medico di base, spesso non altrettanto scrupoloso. Inoltre nel corso del trattamento la sensibilità della mano del medico può valutare accuratamente anche l’anatomia, la funzionalità e la risposta dell’intestino agli stimoli derivanti dall’acqua e dal massaggio addominale, completando in questo modo il quadro clinico e personalizzando ulteriormente i relativi consigli terapeutici.
Ecco perché invito ancora una volta a diffidare di chi propone questo trattamento, magari a prezzi stracciati senza una visita preventiva o peggio, senza essere un medico che abbia accumulato almeno una certa esperienza e che, soprattutto, non si occupi personalmente delle fasi prescritte, affidandone l’esecuzione ad un collaboratore. Invito inoltre tutti coloro che hanno deciso di sottoporsi al trattamento di farlo nella massima serenità, in quanto assolutamente non invasivo né fastidioso.
Da ricordare infine che il primo trattamento va considerato come un test, attraverso cui valutare su se stessi l’impatto della metodica, le sensazioni che se ne riportano ed i possibili benefici. Condizioni queste indispensabili per affrontare con maggiore determinazione e convinzione gli eventuali trattamenti successivi che si rendessero necessari. Rivolgetevi quindi con fiducia ai medici che vi offrano i requisiti citati. Se poi non troverete immediatamente nella colonidroterapia quel giovamento che avete sperato, abbiate pazienza e considerate che essa ha rappresentato in ogni caso un’occasione importante per ottenere dei semplici ma efficaci consigli con cui regolarizzare la vostra funzione intestinale e soprattutto per fare seriamente il punto sul vostro stato di salute generale.
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