Volo Simulato
ovvero: un hobby diventato quasi un secondo lavoro
Devo ammettere che mi sarebbe piaciuto moltissimo fare il pilota di linea e cosí, da quando in gioventú ho dovuto abbandonare il volo reale, ho iniziato a coltivare la passione per il volo simulato che, in particolar modo nella sua specialità strumentale, consente non solo di divertire, ma soprattutto di tenere ben allenato il cervello.
Queste sono le immagini del mio primo simulatore tutt’ora perfettamente operativo e funzionante. Ho iniziato questa esperienza all’inizio degli anni duemila, dopo essere passato anch’io attraverso i mitici programmi di simulazione dei primi pc, acquistando una console professionale per il volo simulato dalla Precision Flight Control.
Trattandosi di un prodotto americano d’importazione, per affrontare le procedure burocratiche doganali, chiesi allora all’amico imprenditore Leonardo Girardi della Professional Show di aiutarmi nell’impresa e fu probabilmente in quell’occasione che Leonardo ebbe il suo primo contatto con il volo simulato. Cosí quando alcuni anni piú tardi lo contagiai ulteriormente con questa passione, non gli fu difficile buttarsi anima e corpo assieme a tutta la potenzialità della sua azienda in quello che sarebbe diventato un altro dei suoi geniali business da affiancare agli altri nel campo delle apparecchiature broadcast, creando qualcosa di unico al mondo come il Flight Simulator Center.
Attorno alla console della Precision Flight Control ho cominciato a costruire il mio simulatore che alla fine, oltre alla stessa console, alla parte avionica e ad un MCP della CPFlight, era ed è composto da un potente computer server per gestire gli strumenti, cinque computer client per gestire i diversi angoli di visuale, uno per gestire i software accessori tipo Project Magenta, dieci monitor, di cui uno touchscreen per gli strumenti tipo FMC, tre per vari strumenti del cockpit, le mappe di navigazione, il meteo e cosí via, cinque per visuali esterne e uno per l’overhead panel.
Visto che fin dall’inizio mi resi conto della complessità del progetto, decisi che non avrei voluto dipendere da alcuno per la gestione dell’hardware, della parte informatica e dei cablaggi. Cosí mi procurai tutto il materiale necessario per costruire personalmente i diversi computer acquisendo in questo modo un bagaglio culturale e tecnico di cui ancora oggi faccio tesoro anche quando qualcosa non funziona ben al di là del semplice uso quotidiano di internet.
Con questo tipo di simulatore ho utilizzato non solo i vari programmi di volo ludici tipo Flight Simulator, oggi sostituito da Flight, o X–Plane ma anche quelli professionali di addestramento al volo strumentale tipo Elite ed ASA IP Trainer. La sua versatilità mi ha consentito di passare in modo estremamente semplice dal pilotaggio del piccolo Cessna da addestramento per l’aviazione generale, al Boeing 737 ed al gigante Boeing 747 dell’aviazione commerciale.
Inoltre credo di essere stato il primo in Italia a sperimentare diverse soluzioni di assemblaggio per ottenere i migliori risultati come ad esempio l’integrazione delle visuali in X–Plane via lan.
Insomma sono sicuro che, se dovesse succedere, finirei sicuramente sulle pagine dei giornali con il titolo: Passeggero si mette ai comandi sostituendo il pilota e fa atterrare l’aereo…
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Tutto questo a dimostrazione di come, ognuno dei miei hobby, anche quelli di cui vi parlerò in seguito, quali ad esempio il radioamatore, l’alta fedeltà, la cinematografia prima ed il video dopo, siano stati concepiti e gestiti nella massima soddisfazione fisica e mentale, piú alla stregua di un lavoro serio ed impegnato che non quello di una semplice attività praticata nel tempo libero.
Oggi invece a differenza del mio recente passato, grazie all’amico Leonardo ed al suo Flight Simulator Center, il mio presente è diventato ancora piú entusiasmante perché posso addestrarmi come un vero comandante in un simulatore assolutamente realistico pensato per i veri piloti, che, come potete vedere dalle fotografie, riproduce perfettamente gli scenari di volo ed il cockpit del Boeing 737NG, l’aereo con il quale ho intenzione di volare nei cieli e negli aeroporti di tutto il mondo, coronando cosí uno dei miei sogni di bambino e regalandomi quelle sensazioni che, alla mia età, fanno bene ma molto bene a tutto l’organismo.
Ancora piú avvincente è tuttavia la sfida che riguarda il futuro di questi straordinari strumenti, visto che ci sono in cantiere dei progetti molto ambiziosi ai quali, nonostante io non sia piú giovanissimo, spero proprio di avere la possibilità di partecipare godendo di nuove stimolanti emozioni.
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